In bicicletta sono libero. In viaggio con il Parkinson
di Simone Masotti con Max Mauro
Ediciclo editore, settembre 2022
Recensione di Andrea Spila
"A stare fermi non succede niente": lo scrivono Simone e Max, citando Alex Zanardi, nelle ultime pagine del suo bel libro, una edizione ottimamente curata dalla casa editrice ediciclo e impreziosita dai disegni dell'autore.
Simone non è mai stato fermo e infatti gli succedono tante cose che ci racconta in modo appassionato e appassionante, insieme al suo coautore Max Mauro, nei capitoli dedicati ai suoi viaggi in bicicletta. Scriveva James Joyce che le avventure non capitano a chi se ne sta chiuso in casa, ma che è necessario andarsele attivamente a cercare fuori. Ed è proprio questo che fa Simone: non si rassegna mai al suo "ospite indesiderato", persino nei difficili anni della pandemia da Covid-19, ostinatamente deciso a realizzare i suoi sogni.
I sogni, scrive, "non sono altro che pensieri che ci fanno stare bene", ma per realizzarli bisogna essere come lui, avventurosi (anche se nega di esserlo) e romantici.
Il libro di Simone è la storia di "un bambino divenuto uomo, poi marito e infine padre", che all'età di trent'anni scopre di avere una malattia neurodegenerativa progressiva e incurabile, il Parkinson. Grazie alla sua perseveranza e all'umanità dei medici che lo hanno in cura, nonostante l'aggressività della malattia, prova tutte le terapie, fino ad arrivare alla DBS, la stimolazione cerebrale profonda, che richiede un intervento chirurgico importante in cui vengono impiantati degli elettrodi nel cervello e uno stimolatore elettrico sul petto del paziente.
Le pagine drammatiche che Simone e Max dedicano all'operazione chirurgica sono difficili da digerire: la descrizione accurata che scrive delle otto ore passate da sveglio sotto i ferri e delle successive difficoltà di taratura del dispositivo nei mesi successivi all'intervento ci lasciano con il fiato sospeso per il suo destino.
Ma Simone ha un sogno: fare un viaggio in bicicletta e quando incontra Sergio Borroni, appassionato cultore del cicloturismo, inizia una fase nuova della sua vita.
I capitoli dedicati ai viaggi, a metà tra Jerome K Jerome di "Tre uomini in barca" e i romanzi di viaggio in bicicletta e canoa di Paul Theroux - non manca né l'umorismo, né il gusto dell'avventura nei suoi racconti - ci portano prima in Croazia, dove i nostri quattro non-eroi, Simone, Sergio, Ralf e Pino (malato di Alzheimer) viaggiano tra isole e villaggi incantati.
Durante il viaggio si guasta il telecomando della DBS e i quattro dovranno fare precipitosamente ritorno a casa. È una delle tante disavventure raccontate nel libro, tutte occasioni per rimettersi in pista e alzare il tiro, tornando in Croazia, pedalando per 700 km tra Friuli e Veneto, partecipando all'Eroica, la manifestazione ciclistica annuale che si svolge a Gaiole in Chianti.
Una scrittura limpida, pura, ricca di aneddoti e di buon umore, di emozioni in diretta. Nelle pagine conclusive Simone ci confessa qual è il suo obiettivo più ambizioso: partecipare alla RAGBRAI, la grande corsa ciclistica inventata da David Phinney. E nei mesi passati lo ha fatto. Non ne avevamo dubbi.
In conclusione, la bicicletta, lo sport, la compagnia di cicloturisti appassionati e di sindaci affettuosi, oltre alla professionalità di medici speciali, sono tutti ingredienti importanti e indispensabili per affrontare nel migliore dei modi una malattia così complessa come il Parkinson.
Ma la vera "ricetta segreta" Simone ce la descrive in poche righe delicate e riconoscenti che dedica alla sua Cristina.
"Mi ha sempre trattato come una 'persona normale' [ ... ] "il mio parlare ha subito un rallentamento e lei mi rassicura, mi dice di non avere fretta." [ ... ] "Lei trova sempre il tempo per ascoltarmi e per aiutarmi nel prendere decisioni che mi paiono difficili o impossibili." [ ... ] "Se ho continuato in tutti questi anni lo devo a Cristina."
"In bicicletta sono libero" è un libro di avventura e un romanzo di formazione, ma è soprattutto una storia d'amore e come accade ogni volta che leggiamo pagine dedicate a questo grande mistero che muove il mondo, quando posiamo il libro ci sentiamo persone migliori. L'amore vince tutto, ci ricorda Simone, e noi gli crediamo sinceramente.
In bicicletta sono libero. In viaggio con il Parkinson
di Simone Masotti con Max Mauro
Ediciclo editore, settembre 2022
Recensione di Andrea Spila
Andrea Spila traduce per l'editoria e scrive per il web. Dopo la diagnosi di Parkinson, sette anni fa, ha intensificato la sua attività sportiva, praticando touch rugby, nordic walking, canoa e arrampicata. Appassionato di culture e discipline orientali, ha praticato kendo e continua a praticare meditazione e yoga. Ama cantare, in particolare brani di musica antica. Laureato in filosofia e dottore di ricerca in pedagogia sperimentale, ha insegnato inglese nelle scuole materne ed elementari e scrittura tecnica e informatica all'università.