Buongiorno a tutti… mi sa che dovrò fare un minimo di introduzione:
Mi chiamo Danila Piovano avrò 58 anni a gennaio e 26 trascorsi col parkinson, avevo già parlato di questo brevemente sui diari del sito AIGP ed avendo riscosso curiosità mi è stato chiesto di soffermarmi di più su questo argomento, anche perché sempre più persone ne sono colpite e soprattutto tante forme giovanili, ci tengo ad informare che non sono un medico quindi non parlerò ne di farmaci ne di dosaggi, non mi compete ma ho lunga esperienza per raccontarvi fasi della malattia comportamenti variazioni e tanto altro.
Io comincio poi con le persone che mi hanno cercata si farà il punto della situazione per vedere se può avere un’utilità questo progetto mensile.
Intanto devo inquadrare la mia situazione per farvi capire. Sono separata da 7 anni ed ora vivo sola, lavoro a tempo pieno in asl come amministrativa, ho una rete di amicizie non indifferente e tanta voglia di vivere, ve ne accorgerete leggendomi. Mi hanno dato carta bianca per far capire bene le nostre problematiche, ma chissà se hanno fatto bene? Ahaahaahah
ritornando al titolo, quindi al tema da sviluppare eccoci ….
… ero incinta al sesto mese di gravidanza della mia piccola Ely ed Alby aveva 4 anni (mio figlio), era il 3 gennaio e mi accingevo al rientro al lavoro dopo qualche giorno di ferie per le festività natalizie. Mi alzo e sento il piede che non mi regge tipo formicolio , oggi so perfettamente il termine “parestesia”. In oltre la testa confusa come se avessi fatto baldoria la sera prima. Non mi arrendo facilmente,di mio, e parto con l’auto ,ma ad un certo punto sopraggiunge un conato di vomito, che mi obbliga a fermarmi e tornare indietro, mi sento malissimo. Avevo avuto nel mese precedente già alcune avvisaglie, tipo crampi notturni e strani malesseri articolari, tipo dolori, blocchi parestesie, ma il culmine , il giorno in cui ho avvertito la sensazione che qualcosa di strano si stava impossessando del mio corpo è stato l’8 dicembre precedente ero a casa dei miei genitori per un pranzo di festa ed io mi sentivo frastornata mi sembrava di vivere al di fuori del mio corpo, mi sembrava che pensiero e movimento non fossero pienamente in sincrono e quindi pur essendo una persona molto equilibrata ...ho dato di matto davanti ai miei famigliari basiti ero talmente spaventata per ciò che stavo vivendo da qualche giorno che mi uscivano urla incontrollate dove tentavo di spiegarmi ma , mi rendo conto, che hai loro occhi sembravo impazzita all’improvviso. Poi sono stata pervasa da un tremore nervoso che non riuscivo a controllare e che è durato parecchie ore.
Dopo questo increscioso incidente, nei giorni seguenti mi rendevo conto che la mente era in allerta, avvertiva piccole cose non consuete, caviglie traballanti, passo impacciato, tremore sotto pelle, ansia.
Tornando al 3 gennaio, torno indietro e chiamo e spiego tutto a mio marito, la testa mi girava il vomito incontrollabile, mi carica in macchina e mi porta al Pronto Soccorso, qui la diagnosi è stata di Labirintite.
Essendo incinta le cure erano impossibili, quindi mi hanno prescritto qualche giorno di riposo.
Il 21 gennaio, giorno del mio compleanno, decido di fare un piccolo pranzo celebrativo ed invito il parentado.
Ad un cero punto stavo servendo qualcosa ed all’improvviso mi si è gonfiata una mano a livello del pollice dandomi un dolore acuto, sono corsa in bagno per capire ciò che mi stava capitando e per riprendermi dallo spavento. Non volevo nuovamente avere un comportamento inaccettabile soprattutto agli occhi attenti di mio figlio il quale non mi mollava neanche un secondo, quasi avesse capito.
Finita la festa, ho ancora lavorato, con molta stanchezza, qualche giorno, poi sono entrata in maternità.
Un giorno rientrando a casa e cercando di infilare la chiave nella toppa, non c’è stato verso, tra che tremavo e tra che ciò che pensavo ed il movimento non corrispondevano. Io mi vedevo chiaramente da fuori e cìò che vedevo era spaventoso. Stavo comandando alla mano di infilare la chiave nella toppa, ma questo movimento non partiva, o meglio passava un notevole lasso di tempo prima di vedere un accenno di movimento. Sembravo posseduta.
Non mi riuscivano più i movimenti ripetitivi, tipo grattugiare, tipo girare il manico del passa verdure, tipo tutti i semplici movimenti ripetitivi che si fanno in una giornata.
La testa era sempre più confusa, cominciavano i dolori articolari, e le parestesie,
Avevo 32 anni una bimba meravigliosa nella pancia un bambino di 4 anni delizioso ed io non mi fidavo più di me ma soprattutto del mio corpo.
Non poteva essere solo la gravidanza….ma di questo parlerò la prossima volta, se vorrete.
Danila
“Ora conosco il tuo nome“
intervista con Danila Piovano a RadioParkies
A tutte le persone che ogni giorno lottano,
anche se non sanno per o contro cosa
ma trovano comunque senso per andare avanti.