LA DODICESIMA STANZA
Tributo al maestro Ezio Bosso
nella città di Catania, Teatro Ambasciatori ore 20.30
Coreogragie e rregia di Gaia Giuffrida
SOLD OUT
LA DODICESIMA STANZA
Tributo al maestro Ezio Bosso
nella città di Catania
Venerdì 26 Maggio ore 20:30
Teatro Ambasciatori
via Eleonora D’Angio’ 17
Coreografie e regia
Gaia Giuffrida
Parte del ricavato andrà all'associazione AIGP Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani che ha patrocinato l'iniziativa.
La presidentessa di AIGP e la presisentessa di Azione Parkinson Catania, insieme al consigliere Filippo Vullo saranno presenti alla serata. Ospite della serata Raimondo Todaro.
La determinazione della direttrice artistica, Gaia Giuffrida e delle sue ragazze e ragazzi hanno della scuola Sensazione Danza, hanno dato vita ad un capolavoro di espressione artistica frutto di mesi di lavoro e di passione.
La Dodicesima Stanza
THE 12TH ROOM
Perchè la Musica come la Vita si fa....Insieme
Ezio Bosso
Ecco Tra le Cose che restano
da cui Ricominciare cè sicuramente la musica di EZIO BOSSO
Le stanze rappresentano le fasi della nostra vita ed i sentimenti che le accompagnano. Il dolore, l'amore, la rabbia, la felicità, la serenità, la pace
“C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare”.
Ezio Bosso lo aveva detto presentando il suo primo disco solista di pianoforte: “The 12th Room”, un concept album composto da due CD.
Nella sua stessa vita si era aperta una stanza che gli aveva fatto conoscere Helena Blavatsky, “una teosofa che tra i suoi libri cita frammenti del libro tibetano proibito o maledetto che si chiamava proprio ‘Libro delle 12 stanze’, un libro perduto che racchiude il pensiero di cui scrivevo all’inizio”.
Scriveva ancora Bosso: “La parola stanza significa fermarsi, ma anche affermarsi. E una parola così importante eppure non ci pensiamo mai. La diciamo e basta. Le abbiamo inventate. Le abbiamo costruite quando abbiamo trovato finalmente un posto dove fermarci. E gli abbiamo dato nomi, numeri e significati, a volte poetici: la stanza dei giochi, la stanza della musica, la stanza dei sogni. La stanza della luce o la stanza cieca. Altre volte pratici: la sala, il salone, la stanza da bagno, la cucina. Sono infinite le stanze, ma non ci pensiamo mai”.
Le stanze rappresentano le fasi della nostra vita ed i sentimenti che le accompagnano. Il dolore, l’amore, la rabbia, la felicità, la serenità, la pace.