Mi chiamo Stefano, ho 45 anni, vivo in provincia di Como e la mia storia inizia nel 2007 per un dolore ad una spalla.
Inizio così la “trafila”, esame dopo esame, definitivamente mi si diagnostica la Malattia di Parkinson.
Mi ritrovo catapultato in un mondo sconosciuto, cerco in internet cos’è, cosa vuol dire,come si cura, che speranze ho, come mi ridurrò…..
Dopo varie visite inizio la cura, i medicinali mi danno sollievo, ma la funzionalità del braccio destro è sempre più ridotta,quindi mi adeguo ed imparo ad utilizzare anche la sinistra.
Ad un certo punto, però qualcosa cambia: un medicinale, il Requip, comincia a stravolgere il mio comportamento, comincio ad avere ”allucinazioni”, mi sento osservato, credo di essere seguito, credo che mia moglie mi tradisca, sono sempre di cattivo umore e questa situazione va sempre peggiorando.
Allora mia moglie e mia sorella, cominciano a sospettare che ci sia qualcosa che non vada, che probabilmente i medicinali comincino ad avere degli effetti indesiderati, così contattato il Prof. Albanese, sospendo la cura e cambio radicalmente medicinale.
Da allora, è circa un anno, a detta di mia moglie che sono tornato “lo Stefano di una volta”. Nel frattempo però trovo anche nuovi amici, con cui parlare della mia esperienza nel Mondo del Parkinson, i miei amici dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, tante storie e tutte diverse.
Dimenticavo di parlare anche della mia situazione lavorativa: naturalmente lavoro, sono artigiano, utilizzo macchinari per la lavorazione del legno ed anche per il mio lavoro ho dovuto adattarmi.
Il mio lavoro richiede l’impiego di macchinari particolari e quindi anche molta attenzione da parte mia. Per concludere vi dico che continuo a lavorare, faccio sport, ho una bellissima bambina che mi fa dimenticare la mia malattia, dunque mai mollare (a volte è difficile), ma non bisogna mollare, bisogna sempre guardare avanti per il nostro bene e per quello dei nostri cari.
Stefano