Ciao, desideravo raccontarvi qualcosa di me e di una riflessione scritta durante un viaggio per me molto importante. Mi chiamo Massimiliano, ho 45 anni,e la mia storia racconta di me e di come la nostra mente, puo' portarci veramente a credere di star male per poi esserlo veramente. Ci sono stati momenti della mia vita che hanno fatto credere alla mia mente di essere in pericolo, di non potercela fare.
E quando si vivono queste sensazioni sarebbe bello poterne parlare, poter essere ascoltati.. la terapia dell'ascolto...
Dopo la morte di mio padre, nel 2007, che ho visto spegnersi piano piano, sono cambiato in peggio ed e' iniziata una mia lotta personale contro il mondo.
Ma queste lotte sono impari;
mi hanno portato ad avere sfiducia in me stesso e da quel momento il mio corpo ha iniziato a darmi dei segnali di malessere. Nel 2010 dopo varie visite per capire da cosa dipendesse un mio tremore alla mano, vado a fare un esame presso la divisione di medicina nucleare dell'ospedale San Giovanni Battista di Torino L'esame e' quello che chiamano DATSCAN... ti iniettano un radiofarmaco, 185 MBq di mercurio, e poi ti analizzano come a livello dei nuclei la dopamina si vada a distribuire nel ns cervello.
Nella mia testa questa distribuzione e' asimmetrica e per la medicina Occidentale si è catalogati come Parkinsoniani...
Il nome sembra quello di una tribù di extraterrestri scesi sulla Terra ad osservare da vicino il mondo:-) Dopo aver fatto il giro dei "sette neurologi" 6 su sette mi hanno convinto a prendere i farmaci. Fortunatamente in questo percorso della mia vita inizio ad avvicinarmi al mondo delle filosofie orientali.
Nel 2010 partecipo alla mia prima lezione di yoga.. Stefania la mia insegnante mi trasmette sin da subito la passione e sento che sul mio corpo ha un effetto di pace, finalmente la mente per un ora e mezza si spegne, si quieta, e rimane in ascolto.
Poi nel Marzo 2012 durante un viaggio a Bratislava mentre camminavo in un centro storico da favola, mi trovo davanti ad un'insegna particolare con un simbolo Indiano e la scritta Ayurvedic center.
Dopo il mio primo trattamento decido che desidero capirne di più... la parola Ayurveda mi spiegano i titolari del centro e' composta da due termini.. Ayush che significa life, vita.... e Veda che significa scienza.
Ogni vita umana e' comparata al cosmo.
Siamo come una piccola immagine del grande cosmo dove i cinque elementi, terra, fuoco, acqua, aria e etere, danno vita a creature che si nutrono di questi elementi. Sapere poi che questa filosofia ha una storia che risale a diecimila anni A.C. mi lascia senza parole.
Appena lasciata Bratislava con l'invito dei titolari del centro di tornarci, scopro che a Merano ad Aprile si tiene un meeting di yoga e si parlerà anche di Ayurveda.
Non ci penso un secondo...decido di andare...
Sono dei giorni memorabili.. trascorsi in compagnia di persone che trasmettono con la loro semplicità e il loro sorriso tanta pace.
Da questo incontro ne esco arricchito in particolar modo grazie all'ascolto di alcune semplici parole pronunciate in occasione di una conferenza, del rapporto tra paziente e dottore.
Da questo momento la mia fiducia e' riposta nei dottori che si prendono cura dei pazienti in modo soggettivo, e non oggettivo, da chi ci aiuta a capirne la causa senza catalogare le persone in cerchie ma valutando caso per caso ogni singola storia.
E questa voleva essere la mia storia
Ma come in tutte le storie che iniziano ad andar bene, arrivano poi anche degli imprevisti.
Una sera di fine Agosto, dopo una discussione in ufficio, il mio braccio inizia a gonfiarsi..non ci do' tanto peso, ma dopo tre gg, di Domenica pomeriggio, dopo aver visto che il mio braccio continuava a gonfiarsi, decido che sia il momento di andare al Pronto Soccorso.
Mi dicono subito che si tratta di trombosi alla vena succlavia. Accetto la notizia senza farmi prendere dalla paura, anzi mentre mi fanno ecodoppler, riusciamo a trovare il tempo di parlare con il dottore e le infermiere di yoga della risata e di quanto bene faccia ridere.
Insomma esco dal pronto soccorso e anziché essere triste sono felice..
perché nonostante la mia vena abbia deciso di bloccarsi io sto bene.
Il mio unico desiderio ora è che mi dicano la causa di tutto ciò ..
Come finora nn sono riusciti a dirmi la causa del mio tremore, adesso spero che almeno riescano ad aiutarmi a capire cosa sia successo.
Sono passate tre settimane e dagli esami di trombofilia,tutto non si spiega. Ma la spiegazione forse me la sono andata a cercare..
Digitando la parola del farmaco che prendo per il tremore, su un testo della stessa casa produttrice del medicinale, si parla tra gli effetti collaterali di trombosi, ma sul testo italiano,il famoso 'bugiardino', nemmeno l'ombra.
Ne parlo con il neurologo che me lo ha prescritto e per lui va bene continuare così' fintanto nn ci saranno gli esiti degli ultimi esami. Nel frattempo a Luglio avevo prenotato un volo per l'India ..
destinazione Kerala..
adesso mi trovo in India in un centro Ayurvedico e sto decisamente bene finalmente qualcuno che si prende cura di me. :-)