Giuseppe si racconta in tre tempi | Tempo Due

Cercherò di raccontare prima che a voi a me stesso la mia storia con questa malattia ....ormai inseparabile.

Mi chiamo Beppe e sono alla soglia dei 70 anni… li compirò ad agosto p.v.

L’inizio della storia, o meglio pochi anni prima della partenza ufficiale, mi vede come una persona che, dopo aver percorso una buona carriera nel Settore Informatico dell’area del Personale di una Società che opera nell’ambito delle Telecomunicazioni, nell’ ottobre del 1988 decide di rimettersi completamente in gioco, cambiando attività e lavoro: Consulente Informatico nell’area Data Base e supporto alla presentazione dei Prodotti e delle soluzioni,   assumendo un incarico che, 3 o 4 anni prima, mi avrebbe fatto piangere dalla paura, ma allora, a 38 anni, sentivo che il mio curriculum doveva essere completato con questo tassello finale: gestire e controllare le emozioni che provavo durante le presentazioni dei prodotti. 

In sostanza si trattava di presentare i vari prodotti ed illustrare le possibili soluzioni difronte ai Direttori IT di grandi aziende possibilmente senza piangere dalla paura. Contemporaneamente diventai Presidente di una squadra di Pallavolo maschile che, con impegno e fortuna, partendo dalla Seconda divisione provinciale, raggiuse la Serie B2 Nazionale.

Da quel momento in avanti, eravamo a settembre 1998, cominciai ad avvertire i primi problemi: un lieve tremore alla mano destra che, nei momenti di tensione, tremava molto, per poi tornare tranquilla in pochissimo tempo. Un altro problema lo notai anche con la Pallavolo: la tensione della rete si consolidava utilizzando dei tiranti elastici, ma per me diventava difficile poi agganciali tra di loro.

Andai dal mio Medico di base che, mi mandò ad un Ospedale vicino a Torino per una visita per un problema di tremore benigno.

La visita mi fu prenotata per il pomeriggio del, neppure a farlo apposta, 17 novembre 1998. Mi visitò un medico e dopo 3 minuti mi disse che era meglio proseguire la visita con una dr.ssa specializzata su questo tipo di problemi. Insomma allora e solo allora mi fu detto che un ospite inatteso, tal Mr, Park, si era impadronito del mio cervello.

Per due/tre anni ancora mi concesse la semi-libertà, poi decise di divertirsi un po’. 

Mi fu prescritto il Mirapexin, in una dose abbastanza massiccia e dopo un po’ di tempo incominciarono i miei problemi....

continuo domani a raccontarmi

Mi fu prescritto il Mirapexin, in una dose abbastanza massiccia e dopo un po’ di tempo incominciai ad avere un debole per il gioco. A scapito della mia attività lavorativa, trovai il tempo per acquistare molti Gratta e Vinci, arrivando a consumare 50€ al giorno Il bilancio familiare stava andando a rotoli e mia moglie non riusciva a capire come mai. La mia attività lavorativa peggiorava giorno dopo giorno. 

Mr.Park decise di dare un’altra spallata alla mia situazione già precaria: “Caro amico - mi disse - non ti andrebbe di fare un po’ di sesso a pagamento?”

Ci cascai naturalmente. Invece di spendere i 50€ , passai ai 150 o 200€. Per mia fortuna, un venerdì sera, al giornale radio, sentii che un signore di Grosseto aveva denunciato l’ASL perché il Neurologo gli aveva prescritto il Mirapexin, senza allertarlo sul pericolo al quale stava andando incontro e da allora questo signore, definito dagli amici un risparmiatore, si era speso più di 350.000 €. Aspettai sino a lunedì pomeriggio e poi telefonai alla Neurologa raccontandole i miei gravi problemi. Mi disse di sospendere immediatamente il Mirapexin e mi diede un appuntamento a breve.

.....continuerò ancora domani

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