Non era una bella sensazione sentirsi una malata immaginaria, eppure mi hanno fatto sentire così per tanto tempo , una forza di un leone imprigionata in un corpo che aveva dichiarato l’anarchia….
PRIMI ACCERTAMENTI E RAPPORTO COI MEDICI
Passarono in qualche modo i mesi, i bambini crescevano a meraviglia Ely si nutriva quasi ancora esclusivamente del mio latte , ma io mi sentivo al capolinea. Cominciai una parte molto dolorosa, quella di dover chiedere aiuto, non ce la faceva più a superare tutte queste giornate che si ammassavano nel dolore.
Io lavoro in asl,qui i medici mi conoscevano , ma cominciai qui le prime visite, ora da chi ? Cominciai con una serie di indagini generali ovvero esami del sangue, da cui non trapelò nulla. Radiografie men che meno risonanze come sopra. Entrai più nello specifico con elettromiografia, potenziali evocati , visite da fisiatri, otorini, ortopedici, neurologi, neurochirurghi, reumatologi con nessun risultato o palliativi.
Il primo giro era andato male, risultavo ai loro occhi, depressa, demotivata, depressione post partum, etc. (che non corrispondeva alla mia precedente vitalità)
Tornai a casa da queste visite delusa, affranta, ogni volta sempre più umiliante. Ero come la bella e la bestia, fuori in un modo dentro in un altro, mi guadagnai svariati antidepressivi, gocce per dormire,plantari con una storia incredibile,rido amaramente ancora ora.
La racconto brevemente tanto per rendere l’idea.
Sembrava venissero da Marte 3 mesi per metterli a punto, due o tre prove 120.000 lire
ed il risultato quando li ho gioiosamente portati a casa? Girati al contrario, cioè pendenza errata, capovolta.
Risultato 6 mesi di osteopata per rimettere apposto anca e ginocchio che erano andati fuori posto.
I medici quando mi incontravano nei corridoi o mi davano una pacca sulla spalla, come a dire poverina cosa ti è toccato, o cercavano di evitarmi. Era una situazione complessa, bisognava sporcarsi le mani , ci voleva dedizione, quindi davo noia.
Hanno incominciato a sbolognarmi uno all’altro ed io mi sentivo vergognosa x loro, per la loro poca attenzione e scarsa umanità.
Avevano tutte le ragioni ad essere stufi ,non andavamo da nessuna parte cosi, ma a me,la mia sensibilità, le mie paure la mia disperazione, ormai erano anni , qui si parla già di 4 o 5 senza una diagnosi, solo visite umilianti. A ME CHI CI PENSAVA?
Così per lunghi periodi mollavo tutto, lasciavo perdere, pur continuando con tutti i disagi di prima ed i nuovi che sopraggiungevano.
Io che non credo in Dio, mi trovavo nelle lunghe notti a piangere e incrociando le dita delle mani pregavo per avere una qualunque risposta, ma non più questo limbo.
In questo periodo ha preso il sopravvento la mia parte alternativa, ho visitato studi di ogni genere: osteopati, omeopati, iridologi, shatzu, quelli che ti curano con le pietre, con i cristalli, settimini, pranoterapeuti.....ma ....
NULLA !
Trovavo sollievo solo facendo yoga, meditazione o leggendo ed ascoltando musica.
Danila
“Ora conosco il tuo nome“
intervista con Danila Piovano a RadioParkies
A tutte le persone che ogni giorno lottano,
anche se non sanno per o contro cosa
ma trovano comunque senso per andare avanti.